giovedì 19 febbraio 2015

ASTRAL-MENTE



L'astrologia non è altro che la decodificazione delle leggi dimensionali dell'atomo del Carbonio 12. In poche parole, l'influenza astrale non ha direttamente a che vedere con la scintilla divina che anima ed emana l'atomo del Carbonio 12 (6 neutroni, 6 protoni e 6 elettroni = 666) ma è in contrapposizione, pertanto l'anima si specchierà in questo specifico elemento che possiamo definire Zodiaco.

La nostra coscienza più profonda, pertanto, non ha influenze astrali, poichè vive al di là dell'incarnazione; al di là della struttura atomica del corpo. In realtà i pianeti sono un po' come gli arconti che ci tengono in gabbia, non tanto perchè siano tiranni, quanto per la forza elettromagnetica che esercitano sull'io incarnato. E' di fatto il Carbonio 12 a determinare la tridimensionalità, per via dei sui 6 neutroni centrali, che creano il reame a 6 facce del cubo. Siamo, infatti, intrappolati in un cubo e le energie che ci confinano al suo interno sono legate al livello atomico del Carbonio 12. Basterebbe che il Carbonio cambiasse la sua formula e l'incarnato non sarebbe più incarnato ma avrebbe un corpo differente e non tridimensionale. Potrebbe essere eterno, spostarsi ovunque istantaneamente, libero dal tempo e non necessitare di morte e reincarnazione. E' logico se ci pensate.
Ricordate nel film "L'uomo d'acciaio", il nemico si chiama Zod e rappresenta la forza egocentrica di quel pianeta, di quel dominio elettromagnetico che attira verso di sè le energie vitali dell'anima. Superman in questo caso rappresenta questa supercoscienza che è superiore alle leggi della fisica e allo stesso Zod (Zodiaco).



Viviamo le nostre vite pensando che la realtà sia tutto o che lo siano le influenze astrali, quando invece, tutto questo, non è che una tra le tante, infinite combinazioni atomiche possibili a disposizione della coscienza.
Basterebbe che l'elemento Carbonio 12, che compone il 99% del nostro DNA, cambi la sua formula atomica per far sparire l'universo astrale e teletrasportarci in una nuova dimensione, ma se siamo ancora schiavi di questo reame, non potremo certo pensare di superarlo. Il Re del mondo è colui che incarna in sè l'apice della sua coscienza, che ha generato tutto e che vive al di là dei confini limitanti e unidirezionali della realtà. 

Se confrontiamo l'atomo e il sistema solare, vedremo qualcosa di molto simile, se osserviamo i quark vedremo qualcosa di simile a galassie. In poche parole, qui, ogni cosa è la stessa cosa, l'nfinitamente piccolo e l'infinitamente grande sono la medesima cosa.
I gesuiti hanno nascosto il vero Dio; lo hanno bypassato. Tutte le religioni lo hanno fatto, sostituendolo con aspetti legati all'archetipo del Carbonio 12 (666); alla ruota astrale e agli archetipi legati a questo dominio terreno e ultraterreno, eterico. 
Hanno dato vita a un mostro. Ma quel Dio che anima tutto e che può fornire la libertà alle anime è riposto altrove, nel centro del centro di noi, dietro il cielo interiore, la dove l'uomo non guarda mai, dove è più difficile arrivare. "Deus Absconditus" vuol dire questo, vuol dire che Dio non è di questo mondo ma di tutti i mondi, visibili e invisibili. 
Logicamente, la prima cosa da fare per dare accesso a questa super coscienza in noi, è smettere di sentire ogni tendenza, ogni dipendenza e ogni voce dell'io come autentica, ma come parziale, fine a se stessa ed esterna al proprio Sè più elevato, che è superiore a qualunque paradigma dimensionale. Fornire al sè superiore le armi per resistere a questa sub-coscienza.

Il mondo, i pianeti e gli astri non sono che la proiezione di questo dominio dimensionale, del cubo a 6 facce e le energie che stanno al suo interno, proporzione aurea compresa, rispecchiano soltanto la struttura atomica di tale elemento. L'uomo è soltanto lo specchio di questa formula... se la formula cambia, l'uomo sparisce per sempre poichè la sua anima trasmuta.

G. Sortino


Nessun commento:

Posta un commento