martedì 31 marzo 2015

L'IMPORTANZA DELLA CREATIVITA'



Dal mio punto di vista, reputo fondamentale l’aspetto della creatività, non soltanto perché pratico il disegno astratto da 20 anni, ma per l’importanza del ruolo che questo aspetto ricopre nel funzionamento del cervello in senso più completo e nello svolgimento dell’esistenza.
Ritengo che sviluppare l’immaginazione dia modo al cervello di costruire uno spazio visivo, composto più da forme che da concetti, e  permetta l’assemblaggio e la compartizione dei pensieri anche in base al senso intrinseco, alla forma, alla sostanza stessa che essi rappresentano.

L’intuizione scaturita da un immaginario attivo è enorme; posso affermare, senza troppe difficoltà che, se non avessi sviluppato questo aspetto della mia mente, non avrei potuto scrivere questo libro che, di fatto, è composto più da intuizioni personali, da immaginazione, che da nozioni acquisite, anche se molte delle informazioni utilizzate lo sono state. Un aiuto mi è stato fornito anche dall’aspetto compositorio.
Il concetto che ne deriva è frutto anche di un assemblaggio consentito dall’emisfero destro proprio nella visualizzazione della sostanza e della forma che contraddistingue i vari aspetti processati.
Questo facilita il lavoro relativo all’aspetto artistico. In pratica, è come avere un banco dove poter appoggiare tutti i pezzi o come visualizzare una sorta di database che fornisce un quadro ampio dei concetti tramite l’associazione a forme e colori specifici; ciò consente anche dei collegamenti intuitivi permettendo di raccogliere quegli elementi che compongono un determinato concetto o una poesia. Consideratela anche una testimonianza personale.
Il cervello ragiona per simboli poiché questo facilita il lavoro di assimilazione e di comprensione dei significati permettendo di ridurre in sintesi simbolica qualunque aspetto anche complesso e variegato.
Questo accade perché il nostro cervello è diviso in due emisferi, l'emisfero destro e l'emisfero sinistro.
L'emisfero sinistro (maschile) riguarda la razionalità, il pragmatismo, gestisce l'aspetto meccanico, "realistico" e freddo della vita. L'emisfero destro (femminile) riguarda la creatività, l'empatia, il calore, l'immaginazione e l'intuito.
Essi hanno delle funzioni differenti e complementari. I due emisferi del nostro cervello in pratica rappresentano la prima suddivisione duale rispetto all'anima nel settore della psiche che, dall'androgino settimo chakra riversa all'interno del corpo per poi manifestarsi in tutte le sue graduali stratificazioni, sempre suddivise nei due aspetti negativo/positivo o maschile/femminile.
E' fondamentale considerare l'importanza di un equilibrio delle parti se vogliamo avvicinarci al "riallineamento" e all’unificazione della coscienza.
Nello specifico, il cervello gestisce gran parte del lavoro di controllo e gestione del rapporto tra coscienza ed ego, quindi, è responsabile anche dei vari disordini che toccano anche altri livelli energetico-corporali, assieme ad altri fattori "esterni".
Se analizziamo ad ampio spettro quelle che sono le condizioni generali dell'uomo nell'utilizzo del cervello e quindi della mente, notiamo che l'utilizzo eccessivo del lato sinistro sta letteralmente creando un deficit di auto-comprensione che diventa anche un deficit nella gestione del mondo esterno, tramite la conseguente "proiezione".
Questo si ripercuote nella società, nelle condizioni che regolano lo stato di vivibilità e nella gestione della “civiltà” sia da parte dei governanti che da parte delle masse, per non parlare dell'auto-conoscenza e della conseguente auto-coscienza.
Ciò che emerge dallo status generale dell'uomo è che, nella dualità che racchiude l'unità androgina della coscienza, c'è una forte tendenza verso il lato maschile e razionale.
La conseguenza è che viviamo in un mondo patriarcale regolato da uomini con regole pragmatiche e severe, dettate da uomini (tendenzialmente è così), con lo spirito tipico del padre-padrone (il governo), del figlio debole e insicuro (la massa) e della “mamma” chiesa.
 

Al di là di questo aspetto, in linea generale, ciò che manca all'uomo è proprio la possibilità di trovare in se stesso la genialità attraverso la stimolazione e il risveglio dell'emisfero destro (che avviene tramite la ricerca nell'ambito artistico, meditativo ed esoterico) e della ghiandola pineale o “Terzo occhio”. Ma ciò deve accadere più nella sostanza che nella forma. Occorre un’esperienza diretta in tal senso. Non basta comprendere a fondo i significato di creatività, occorre sperimentarla direttamente.
Il lato destro, in quanto femminile, gestisce anche la compassione e questo accade perché l'intuizione ha un particolare e innato feeling con il cuore.
In un simbolo, in quanto tale, ci sono sempre due aspetti: la sostanza e il significato razionale e quindi del "gelido calcolo". Oltretutto, il lato sinistro del cervello ha anche l'incapacità di comprendere lo Spirito senza l'aiuto di altri aspetti legati all'emisfero destro e che sono, in tal senso, indispensabili.
In realtà, ciò che manca è l'equilibrio tra i due emisferi per dar modo alla Kundalini di rappresentarsi con la giusta gradualità e favorendo il suo ingresso in modo uniforme, iniziando proprio dal sesto chakra (cervello).
Predisporsi all'unione dei due aspetti, magari unendo a ciò una maggiore comprensione nei confronti dell'aspetto negativo e quindi al "male", partendo dal presupposto che esso rappresenta in parte questa miscela detta uomo.

Gabriele S.





Articolo tratto dal mio Libro: Dal Buio alla Luce - Analisi e Riflessioni sul Concetto di Evoluzione - Gabriele Sortino - Edizioni youcanprint - Pagine 230 - Giugno 2013




 


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